L’Azienda Agricola Canalicchio di Franco Pacenti si estende su una superficie di circa 36 ettari di cui 10 coltivati a vigneto e uno a oliveto.
Gestita a conduzione familiare, oggi può contare anche sulla presenza dei tre figli Lisa, Lorenzo e Serena che, mettendo in pratica le proprie conoscenze, continuano a costruire la preziosa eredità che la famiglia ha donato di generazione in generazione.
In che modo la nuova generazione ha contribuito a dare un tocco innovativo all’azienda, che affonda le sue radici agli inizi del secolo scorso?
Lisa: “Ci siamo messi in gioco seguendo i passi di nostro padre e di nostro nonno con la voglia di intraprendere sfide inedite e avere nuovi stimoli.
Ci siamo un po’ divisi i compiti e ognuno segue un aspetto diverso del lavoro, quello che più sente suo e per il quale ha conseguito gli studi.
Io sono la primogenita, sono in azienda da circa dieci anni e, avendo studiato ragioneria, mi occupo della parte commerciale ed amministrativa. I miei fratelli sono gemelli e da qualche anno anche loro sono ormai parte attiva dell’attività: Lorenzo, con le sue conoscenze agronomiche ed enologiche, segue la parte di produzione, dal vigneto alla bottiglia; Serena, forte degli studi alberghieri con particolare riferimento alla cucina, delizia gli ospiti accompagnando le degustazioni con squisite ricette tipiche toscane che si tramandano in famiglia da generazioni.
Ognuno di noi sta cercando di mettere in pratica le proprie conoscenze per continuare a costruire questa preziosa eredità che la nostra famiglia ci ha donato.”
Cosa rappresenta l’immagine rinnovata delle etichette, che uniscono la tradizione e la modernità?
Serena: “Le nuove etichette testimoniano la nostra identità aziendale che è, appunto, un binomio tra tradizione e modernità, con quella particolare eleganza che si riscontra anche nel bicchiere. Ormai alla terza generazione, abbiamo voluto rileggere l’immagine storica in chiave contemporanea, guardando al futuro orgogliosi del nostro passato.”
Quali sono gli obiettivi della nuova generazione?
Lorenzo: “Consapevoli dei valori e delle tradizioni che ci hanno tramandato, continueremo a migliorarci giorno per giorno, puntando sulla qualità dei nostri prodotti dando sempre più importanza al terroir per ottenere vini unici, con l’obiettivo di consolidare i mercati storici e di costruire un’immagine di rilievo su quelli emergenti.
Dall’altro lato, cercheremo di sviluppare ancora di più l’accoglienza così da far toccare con mano ai winelovers, ma non solo, la nostra realtà. Crediamo che immergersi nel nostro territorio, respirandone i profumi e vedendo la faccia e le mani che ci sono dietro ad un bicchiere di vino, sia il miglior modo per trasmettere la passione che ci mettiamo e magari riuscire a comprendere al meglio il mondo del vino.”
Non accade spesso che i figli seguano le orme del padre, a volte scelgono di intraprendere strade diverse: ritiene che la sua passione e l’amore per la propria terra abbiano guidato in qualche modo le scelte di Lisa, Serena e Lorenzo?
Franco Pacenti: “Sicuramente nascere e crescere in questa realtà dove lavoro e famiglia sono un tutt’uno ha influenzato – mi sento di dire, positivamente – la loro scelta di cui vado fiero.
Ho cercato di trasmettere loro il forte legame con le nostre tradizioni e i valori che ci uniscono a questa terra, che tanto ci dà ma che anche tanto pretende.